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Alla scoperta della montagna: esperienza all’Abetone per 50 ragazzi del Centro Giovani di Avane
Grande successo per la gita all’Abetone di lunedì 28 dicembre organizzata dal Centro Giovani di Avane (Empoli), centro socio educativo del Centro Accoglienza Empoli gestito dalla Cooperativa sociale il Piccolo Principe. In totale hanno partecipato 50 utenti, fra ragazzi e bambini, lieti di non mancare alla consueta gita invernale. Per molti è la prima esperienza in montagna, e lo si vede quando il gruppo raggiunge, grazie all’impianto di risalita, messo a disposizione dal Comune di Abetone, i 1900 metri del Monte Gomito. L’emozione si legge sui volti dei ragazzi, e dei bambini inizialmente impauriti dall’altezza, ma successivamente felici della vista e anche della poca neve. La giornata si è arricchita con una bella passeggiata con Giordano Mazzolini, una guida ambientale dell’Abetone e ormai un compagno delle attività del centro che ha incuriosito tutti sulla bellezza e l’importanza della natura. Gli educatori ringraziano il Comune di Abetone per l’ospitalità e la disponibilità e augurano alla montagna pistoiese una stagione ricca di tanti turisti.
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Vivere il Natale ad’Avane
Il comitato di quartiere di Avane dopo il successo della scorsa edizione organizza “Vivere il Natale nd’Avane” Sabato 15 Dicembre dalle ore 16. Un giorno per rivivere gli spazi del quartiere e aspettare il natale in maniera diversa.
L’evento si svolgerà nei dintorni della casa del popolo di Avane e nella via pedonale di fianco e verrà fatta anche in caso di maltempo.
L’occasione è un modo per conoscere chi abita nel quartiere, vecchi e nuovi e istaurare nuove o consolidare vecchie relazioni tra abitanti.
Il programma prevede:
I canti di natale organizzati dalla parrocchia di Avane
L’arrivo di Babbo natale a cavallo
La consegna delle letterine dei bambini del quartiere e della scuola primaria con un messaggio di gruppo sociale
L’animazione delle arti distratte
Un mercatino di Natale Sociale dove si rappresentano tutte le realtà da Non lo butto via e altre del quartiere dal Centro Giovani Avane alla Parrocchia di Avane per finire con l’Associazione di anziani Delfino azzurro.
Questo Evento vuol aspettare il Natale nei suoi veri valori di fratellanza e vicinanza con alla base la socialità e la convivialità nel quartiere, valori importanti da far emergere nella nostra società.
In allegato trovate il volantino
Il Comitato di Quartiere di Avane
Per info. 0571/82403
L’Aquila, il dopo terremoto visto dai ragazzi
Delegazione di Avane in Abruzzo
La trasferta, parte finale del percorso di approfondimento iniziato nelle stanze del Centro Giovani nel mese di novembre, è durata due giorni
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Empoli, 28 gennaio 2013 – “Pareti che non ci sono più, oggetti di casa ben in vista dalla strada. Silenzio, desolazione. Un paesaggio, quello dell’Aquila, che ti mette di fronte a una frattura ancor oggi netta tra il prima e il dopo terremoto del 2009”. Il racconto è dei ragazzi del Centro Giovani di Avane che hanno deciso di fare un sopralluogo a L’Aquila e dintorni.
“Dire che la realtà supera l’immaginazione in questo caso non è rispolverare una frase fatta – dice Marco Peruzzi, uno degli educatori in trasferta – Passare in una strada sulla quale si affacciano case ancor oggi ‘aperte’ dalle quali fanno capolino gli oggetti di tutti i giorni, come se i tre anni e mezzo che ci dividono da quella tremenda scossa non fossero trascorsi, non è facile. I ragazzi nei prossimi giorni avranno molto su cui riflettere”.
Abbiamo raggiunto Marco sulla via del ritorno. La trasferta, parte finale del percorso di approfondimento iniziato nelle stanze del Centro Giovani nel mese di novembre, è durata due giorni: partenza sabato, il ritorno ieri sera.
“I ragazzi hanno lavorato in maniera autonoma – prosegue Marco, alla guida del gruppo con la collega Laura Naldi – c’è chi ha fatto video, chi interviste, altri che si sono occupati delle registrazioni”. Della spedizione anche il fotoreporter Andrea Corridori.
Tanti i racconti delle persone che hanno aperto la porta delle loro case. “Siamo stati nelle new town, paesini fatti di casine in legno e muratura. Un impatto forte – racconta Marco – Gli abitanti ci hanno accolto bene, avevano voglia di raccontarsi anche se rivivere quei momenti evoca loro immagini dure. C’è chi ci ha raccontato di esser rimasto ore sotto la scrivania in attesa dei soccorsi, chi di essersi scavato un varco con le mani. Storie forti, raccontate da giovani e meno giovani con punti di vista diversi, frutto forse anche della diversa capacità di adattarsi alle difficoltà. Nelle new town, un signore sui 75 anni ci ha spiegato che non è male la vita lì anche se l’obiettivo per tutti è tornare a casa, quella vera”.
All’Aquila la musica è un’altra. La città è deserta: pochi i negozi, meno gli abitanti, nel centro storico. “C’è un senso di rassegnazione – continua l’educatore – Parlando con la gente, purtroppo non siamo riusciti a incontrare le istituzioni, abbiamo avuto l’impressione che in pochi credano che qualcosa possa cambiare. C’è una frattura tra persone e città”.
I ragazzi hanno incontrato anche il professor Raffaele Colapietra, l’unico rimasto a vivere in centro dopo il terremoto. “Ci ha raccontato lo stato d’animo degli aquilani, il senso di malinconia – conclude Marco – di come per molti il ritorno nelle case di una volta non sia poi così scontato”.
Incontri e racconti che non hanno saziato la fame di capire come si “vive dopo” di Alessandra Matteoli, Alessio Castaldi, Alessio Catania, Beatrice Naldi, Enea Brughier, Fabio Di Giovanni, Gabriella Todisco, Gemma Chiarito, Giovanni Spirito, Greta Bagnoli, Greta Chiarito, Ilenia Niccolai, Leonardo Pucci, Noemi Chiarito, Simona Pitronaci, Simone Ottoveggio, Tommaso Sani e Ismaele Procaccio: alcuni stanno già pensando di andare avanti e fare tappa tra i terremotati dell’Emilia.
di Samanta Panelli
Dalla parte di chi soffre, i ragazzi del Centro Giovani all’Aquila Due giorni alla scoperta della realtà post terremoto
L’iniziativa conclude il percorso di incontri e dibattiti cominciato, all’interno della struttura di Avane, a metà novembre
I ragazzi che partiranno per L’Aquila. Foto Andrea Corridori/Fotocronache Germogli
Empoli, 23 gennaio 2013 – In trasferta all’Aquila per toccare con mano la realtà post terremoto ed incontrare chi ha dovuto fare i conti con il drammatico sisma che nel 2009 ha segnato il territorio e i suoi abitanti, cancellando case, affetti e attività commerciali e cambiando per sempre la quotidianità di molti.
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E’ il percorso che hanno scelto di intraprendere alcuni ragazzi, una ventina, che frequentano il Centro Giovani di Avane, la struttura nata da un progetto dell’associazione Centro Accoglienza di Empoli, gestito dalla cooperativa sociale Il Piccolo Principe e finanziato dal Comune di Empoli. La due giorni all’Aquila, la partenza è fissata per sabato, conclude il percorso di incontri e dibattiti iniziato con gli educatori della struttura nel quartiere empolese, nel mese di novembre. Sul giornale in edicola domani alcuni partecipanti raccontano perché hanno scelto di partecipare al viaggio.
CGA / Progetto: Conosciamo il nostro quartiere
Il Gruppo Bambini Grandi del Centro Giovani Avane, quest’anno ha come obiettivo educativo la conoscenza del proprio territorio per potenziare le competenze relazionali nella comunità attraverso la partecipazione attiva.
Fin dal mese di Novembre le attività sono state incentrate sulla relazione, nuova e da ricostruire con gli abitanti del proprio quartiere. I bambini hanno intervistato i negozi della vicina Viale Boccaccio, chiedendo i servizi che offrivano, gli orari di apertura ma sopratutto iniziando una relazione che possa portare ad una conoscenza, ricreando una comunità educante che si interfaccia con i minori e che li faccia sentire parte integrante del territorio.
Alla fine di queste interviste è stato elaborato un cartellone che racchiude tutti i servizi di quella parte di quartiere e che mette nero su bianco tutte le possibilità che le persone possono avere nel proprio territorio.
Un lavoro entusiasmante per i bambini, che per qualche giorno si sono sentiti giornalisti ma soprattutto parte attiva del proprio quartiere.
Cga all’Aquila
Il 26 e 26 gennaio, una delegazione di ragazzi del Centro Giovani Avane è stata in visita a L’Aquila, accompagnata da un fotoreporter de La Nazione. Nella due giorni, i ragazzi hanno potuto visitare il centro storico ancora abbandonato dopo il terremoto, una delle new town costruite per gli sfollati (Coppito) e l’esperienza di EVA (Eco Villaggio Autocostruito) di Pescomaggiore. Inoltre hanno potuto incontrare ed intervistare alcuni abitanti per capire che cosa è accaduto negli ultimi tre anni e mezzo e cosa si aspettano per il futuro.
Questa esperienza è stata costruita attraverso un percorso di alcuni mesi in cui i ragazzi tra i 17 e i 23 anni, divisi in gruppi di lavoro, hanno acquisito una conoscenza più approfondita del terremoto del 6 aprile 2009, e organizzato il viaggio, a partire dal dove mangiare e dormire a chi incontrare ed intervistare.
Gli obiettivi di questa esperienza erano principalmente di entrare in contatto con una città e i suoi abitanti che sono rimasti congelati al 6 aprile 2009, capire come vivono oggi, distribuiti tra new town, alberghi, e strutture pubbliche, capire che futuro ha la città, ancora in gran parte distrutta.
Da questa esperienza, attraverso i video, le interviste, le fotografie, sta nascendo un evento di restituzione per la città di Empoli, che probabilmente sarà il 6 aprile 2013, a 4 anni esatti dal terremoto.
I link de La Nazione
http://www.lanazione.it/empoli/cronaca/2013/01/23/834975-dalla_parte_soffre_ragazzi.shtml
http://www.lanazione.it/empoli/cronaca/2013/01/28/837098-i-ragazzi-di-Empoli-raccolgono-testimonianze.shtml
Centro Giovani di Avane
Il centro di rivolge a bambini, adolescenti e giovani (età: 6 – 20 anni), famiglie e cittadini del quartiere di Avane. Nato nel 1990 dalla richiesta dell’amministrazione comunale di Empoli come progetto di prevenzione della dispersione scolastica, dell’abbandono scolastico e del disagio giovanile è divenuto nel tempo un progetto territoriale, con un target diffuso che ha il suo focus nei bambini e giovani, che mira a creare una comunità educante attraverso il coinvolgimento delle famiglie, dei cittadini e delle realtà territoriali.
Il progetto oggi è strutturato in una serie di gruppi educativi e di socializzazione, divisi per fasce di età e per tipologia delle proposte, in percorsi e laboratori per genitori, in un percorso partecipato all’interno del comitato di quartiere, il tutto all’interno di una rete con altri contesti aggregativi del Circondario. All’interno del progetto vengono promossi percorsi di volontariato per giovani e genitori, a supporto delle attività e della progettazione del centro giovani.
STAFF
Laura Naldi (coordinatore), Juri Stabile, Elena Paoli e Martina Agostini
ORARI:
Lun: 14:30 – 20:00
Mar: 9:00 – 13:00 14:30 – 19:00
Mer: 14:30 – 20:00
Giov: 14:30 – 19:00
Ven: 9:00 – 13:00 14:30 – 19:00
CONTATTI:
0571 82403
3483160400
cga@ilpiccoloprincipe.coop
Centro di Accoglienza, i ragazzi del progetto ‘Attivamente’ alla scoperta delle tradizioni. Visita al Museo del Vetro
Scopriamo le tradizioni del territorio
Il Muve e il gruppo Attivamente
Il gruppo Attivamente dell’Associazione Centro di Accoglienza di Empoli gestito dalla cooperativa Sociale Colori questo anno ha deciso di riscoprire le usanze e i beni del proprio territorio, per questo il gruppo ha visitato il Museo del Vetro di Empoli.
Il racconto dell’esperienza direttamente dai ragazzi: Appena entrati abbiamo trovato ad accoglierci Claudia subito molto gentile, cordiale e disponibile. Alla luce di molti viaggi fatti, una componente del gruppo sottolinea di non avere una guida davanti a noi, ma una volontaria di un associazione di volontariato. Ci ha colpito molto, il luogo, ex magazzino del sale dove ancora oggi riaffiora dalle pareti del sale. Ad Elena è piaciuta molto la bambolina di vetro verde che rappresenta il mondo antico e le tradizioni popolari; la complessità della statuetta mostra tutta la fantasia e bravura dei maestri vetrai. A Chiara è piaciuto molto il luogo dove veniva svolta la lavorazione del vetro detto “piazza”, perché si sentivano i rumori con il chiacchiericcio e i rumori degli operai a lavoro. Ilaria invece sottolinea l’importanza degli oggetti in vetro ormai scomparsi dalle nostre cucine, ma indispensabili all’epoca e molto più ecologici di quelli di oggi, un esempio la saliera, oliera e le bottiglie per l’acqua; è rimasta stupita dai registri contabili delle vecchie fabbriche dove annotavano gli stipendi e compensi degli operai in lire. Jhonny è rimasto sorpreso dalla tartaruga di vetro dalla sua fattura e del suo guscio con una precisione perfetta, dice che è veramente difficile essere precisi al millimetro e loro invece ci riuscivano. Marco ci racconta della grandezza esagerata della canula dove soffiavano il vetro e che lui non avrebbe mai immaginato di trovare una cosa del genere. Luca C. ci fa notare l’importanza della lavorazione del vetro e quindi le tradizioni locali che portavano i lavori in condizioni di lavoro faticose rischiando anche la propria salute. Raffaele ci invita a riflettere sulla abilità dei maestri vetrai dell’epoca e sulla loro manualità, abilità ormai perduta insieme alle nostre tradizioni. Luca P. racconta la visita come un salto nel passato evidenziato dal bellissimo documentario in bianco e nero che racconta di un italia diversa, lavoratrice e con le fabbriche piene di operai maschi e femmine impegnati, un po’ di tristezza gli viene pensando al museo che non è molto visitato e addirittura la domenica essendo gratuito le persone lo visitano poco. A Barbara è piaciuto gli utenzili con cui si lavorava il vetro come le pinze e il tubo dove soffiare. In generale la visita al museo è stata interessante e lo consigliamo alle famiglie, ai ragazzi e a tutti i cittadini di Empoli che possono visitarlo anche gratuitamente tutte le domeniche. Questo museo secondo noi è molto educativo perché ci fa scoprire i vecchi lavori di una volta, facendoci rivedere le nostre origine dei nostri veri mestieri.
Un ringraziamento particolare va all’ufficio cultura del comune di Empoli che ci ha permesso la visita e all’associazione Amici del Muve che ci ha illustrato il museo. Grazie ancora della bella esperienza da parte di tutto il gruppo che è già pronto per la visita al prossimo museo del territorio.
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